Dopo avervi raccontato il mio stop forzato di una anno, ovviamente è doveroso a raccontare com’è stato il DOPO.
Come detto, durante la gravidanza, dopo un we a Misano “come non fosse successo nulla” , due giri meccanici a passo d’uomo e una stagione passata come spettatrice, la voglia di ritornare in sella non hai mai smesso di esserci, anzi, contavo le settimane che mancavano per ritornare in moto!
Ada è nata il 21 dicembre del 2018, il parto e soprattutto il post parto non è stata una passeggiata, anzi, e fisicamente ero molto debilitata.
Con un parto cesareo non puoi riprendere subito un attività fisica e sinceramente, anche mentalmente non avevo voglia e non era assolutamente la mia priorità!
La prima volta che sono risalita in sella per guidare, è stato esattamente dopo 4 mesi, il 21 aprile del 2019, anche se solo per le 2 ore ad Adria, ad un anno esatto della mia ultima volta.
Non allattando più, mi è stato più semplice potermi permettere un pomeriggio lontano da lei, ma soprattutto potendo contare sui miei familiari, ero tranquilla e serena a lasciarla in mani sicure.
Questione primaria: la tuta mi va ancora bene?
Fortunatamente si, nonostante gli ultimi kili da perdere, anche col paraschiena la tuta mi si è chiusa, e riuscivo pure a respirare!
Era il giorno di Pasqua, certamente non ci sarebbero state tante persone a girare, e infatti arrivammo e trovammo il paddock mezzo vuoto, pista con pochissime moto…perfetto!
In tutta sincerità ero sì emozionata e felice, ma soprattutto mi sono sentita semplicemente nel luogo giusto, nel mio habitat!
Andare in moto è la mia vita, è quello che so fare meglio ed è quello che mi rende più felice.
Jonny, come sempre al mio fianco, preparò tutto mentre mi iscrivevo e mi vestivo. La tuta è risultata un po’ strettina, i kili in più ancora da perdere non danno scampo, ma bene o male ero pronta per entrare!
Un bel respiro profondo e…dentro! CHE GIOIA!
Ovviamente ero legata, fuori forma, forse anche un po’ impacciata…un anno fermi si sente tutto nei muscoli, nei riflessi e negli occhi.
Le foto fatte appena entrata parlano chiaro, ma mi è bastato poco per ritrovare quel feeling con la mia moto per permettermi di sorridere dentro il casco! E già al terzo turno, il crono (e le foto) non erano così malvagie!
I tre turni sono volati, una volta ricaricato il tutto siamo corsi a casa, dalla nostra piccola, una “toccata e fuga” che aspettavo da tempo e che mi ha ricaricato di energie positive!
La mia seconda volta in pista è stata a Cremona (dopo aver fatto da istruttrice a due eventi della scuola), e lì sarebbe stata finalmente una sorta di “prova del nove” per capire se la mia testa è cambiata, se la mia mente mi fa tirare i remi in barca per la nuova “condizione”.
Non ho avuto possibilità di prepararmi fisicamente, per quest’anno non avevo nessuna ambizione e il mio obiettivo era esclusivamente girare e divertirmi.
Avendo dichiarato i miei vecchi tempi (grazie Jonny per la fiducia ) mi sono ritrovata nel gruppo successivo a quello più veloce, ero un pò tesa per paura di non esserne adeguata, e invece con mia grande sorpresa non ero d’intralcio a nessuno, anzi!
Non ho mai forzato, né tantomeno rischiato, sentivo che non ero efficace (soprattutto in staccata e percorrenza) come sarei capace, ma devo dire che il crono a fine giornata mi ha veramente stupito! Ho fatto praticamente lo stesso tempo che feci alla prima uscita della stagione 2017, dopo la solita pausa invernale, a 2 secondi da mio best!
E sono addirittura tornata su un podio, come Best Lady di giornata!
Oltre che al gusto di guidare, finalmente ho riassaporato il gusto del paddock e della condivisione della nostra passione!
Il pensiero di una bimba a casa? Sinceramente…quando sono in moto penso solo ed esclusivamente ad andare in moto, perché è così che si deve fare, non si possono avere distrazioni di nessun tipo, soprattutto in pista!
Ovviamente tra un turno e l’altro chiedevo aggiornamenti da casa, ma devo ammettere che non ho avuto nessun “blocco mentale” in questo senso, anche se non ho cercato la miglior prestazione in assoluto, e forse in quel caso potrebbe essere diverso.
Da allora non ho più fatto uscite, complice la grande mole di lavoro di Jonny, il poco budget e “tempo di baby sitting” a disposizione, quindi non mi ha pesato evitare giornate di calura insopportabile estiva ed organizzarmi per eventuali giornate più fresche.
Ecco, sotto questo punto di vista l’approccio è cambiato: meglio distribuire soldi e tempo per uscite mirate. Poche ma buone.
Morale: poche uscite, forma fisica a terra e tempi da lumaca? Non importa!
La cosa fondamentale è continuare a vivere la mia passione anche se sono diventata mamma. Credo che le persone si evolvono a seconda di quello che capita nella vita: se prima ero una motociclista ora sono semplicemente una motociclista mamma. E semmai un giorno deciderò di smettere con la moto non sarà di certo a causa dell’arrivo di un figlio.
Non riesco a concepire ed accettare le frasi “Ho smesso di fare XXX perchè mi è nato un bimbo”…
Perché? Sembra quasi che la colpa sia del nuovo arrivato, e se ci sono rimpianti su questa scelta, peggio ancora!
Certo, è diverso, è difficile, ma la parola chiave è ORGANIZZAZIONE. Tempi e modalità si dovranno organizzare a misura della nuova situazione, ma come non mai è valido il motto volere è potere!
Ada fa parte della mia passione che si trasforma e si adegua a seconda delle esigenze della mia piccola ma di certo non svanisce!
Chissà se un giorno la vedrete in giro per il paddock con me in tuta!