Quante volte ho sentito/letto questa frase! E quante volte me la sono ripetuta, tra un imprecazione ed un’altra, mentre in pista trovavo l’ennesimo millone che mi superava in rettilineo e si piantava di fronte a me in curva?!
Ma è proprio così? E’ vero che se uno ha un mille, è facile andar forte? Io una risposta me la sono data, e ci sono arrivata consapevolmente dopo il weekend passato a Brno.
Ma perché ho usato un mille? Ho tradito la mia cara R6? GIAMMAI!
Facciamo un passo indietro: weekend 9-10-11 luglio, destinazione Brno con gli amici di Gasss Family, un mega regalo inaspettato dei miei amici Nadia e Cex per il mio compleanno.
Un desiderio che avevo da anni, da quando nel 2014 feci purtroppo solo una decina di giri con la mia cbr, per poi rimanere ai box causa pioggia. Ma già da allora mi ero follemente innamorata di questa pista! Me la sono sentita cucita addosso fin da subito.
Arrivo con Cex in pista il pomeriggio di venerdì, giusto il tempo di vedere (e soprattutto sentire, che goduria) girare un certo Pedrosa con Ktm. E’ caldo, caldissimo, oltre 30°, ma verso sera il cielo si copre, si fa sempre più grigio, e ci regala una nottata di vero DILUVIO. A luglio. Maporc…
Vabbè dai, “i tipici temporaloni estivi”
Peccato che la mattina del venerdì non smette, se non verso metà giornata, dove un timido sole (e un arietta un po’ più convinta) permette alla pista di asciugarsi un po’. Decido di entrare, 800 km per vedere ancora gli altri girare proprio no, mi consigliano di andarci cauta che la pista è umida, faccio 3 giri giusto per concretizzare gli onboard studiati e memorizzare meglio curve, pendenze, punti di staccata.
Ed ecco riaccendersi il colpo di fulmine! Che pista ragazzi!
Parte l’endurance di 2 ore, do una mano per la partenza a degli amici, e dopo un po’ decido di rientrare, oggi è andata così ma domani mettono un meteo perfetto, sole e 25°, devo imparare la pista che domani si fa sul serio!
Entro, faccio un giro, faccio un altro giro, comincio a capirci qualcosa, inserisco nell’ultima curva a sinistra e, senza nulla toccare, mi parte il posteriore , mi metto completamente di traverso , ho tutto il tempo di predire un hight side, penso già a come rotolare in maniera meno dannosa possibile , non so che succede ma rimango in sella (ovvio, il posteriore non ha mai ri-preso grip, poi capirete il perchè), vado dritta in ghiaia, azz spet non toccare il freno anteriore, sposta il piede per il posteriore, arrivo alla fine e puf appoggio delicatamente la mi R6 all’air fance.
Rientro subito ai box, la corsia di rientro è proprio lì a pochi metri, e penso che si la pista era scivolosa, ma non mi sembrava così tanto!
Nel mettere la termocoperta l’amara scoperta: tutto il posteriore è imbrattato completamente di olio, ruota e tutto intorno, stivale sinistro compreso.
Cex arriva poco dopo, e decreta ciò che nessuno vorrebbe sentirsi dire dopo una trasferta di 3 giorni all’estero: moto ko, con questa non giri più.
Cuscinetto del cambio rotto, le sfere hanno spinto sul tappo dell’olio pignone che è fuoriuscito. Chiamati fortunata.
Ca@@o…ho rischiato veramente il lancio in stratosfera. Se non bestemmio guarda…
Sento già tutta la rabbia mista tristezza che mi assale, anni che aspetto di girare qui, avevo un tempo ben preciso in mente, tutto annullato.
Vedo cex che tempo zero va verso la sua moto, che proprio la sera prima era stata tutta smontata e settata per lui, e comincia a spugnettare sulle forcelle.
Che fai cex? “SBerandio, non vorrai mica girare con le mie molle?! Da domani giri con questa.” Io così: un misto di stupore, gratitudine, eccitazione, terrore. E che faccio, rifiuto?
La mattina dopo il piano è questo: entro col BMW (e CHE bmw), Pelo mi “scorta” giusto per vedere che vada tutto bene. Ovviamente non prima di aver fatto settare la moto in mappa Rain con controllo +5 , memore dei pochi giri fatti a Cartagena col BMW di Jonny, passati a lottare con un anteriore che non ne voleva sapere di star giù.
Non voglio faticare, non voglio avere il patema, non voglio tutti sti cavalli!!!
Entro, e mi sembra di essere una completa idiota. Non apro, non piego, non freno. La moto sta portando me.
Dai Anna, datti una sveglia però, ok che non è la tua moto, non hai mai girato seriamente con un 1000 ecc…ma stica@@i, provaci!
Morale: faccio altri 2 turni, mi qualifico prima della Lady con un 2.22.16, obiettivo della gara del sabato pomeriggio andare almeno sotto al 20.
Dopo una partenza in slow motion faccio una gara in solitaria, la naked davanti a me gira veramente troppo forte per tentare di starle vicino, obiettivo raggiunto, chiudo prima con un best di 2.19.68.
Dai, non male dopo nemmeno una 30 di giri in tutto.
La domenica mattina ho intenzione di migliorarmi ancora, ma ecco la pioggia che si rifà viva, e scombina un po’ i piani. Poco male, si entra direttamente ultima del pareggiamento dei 1000, con cex davanti con la moto di Pelo, vediamo di beccare sto 18!
Partenza, oscena quasi come quella del giorno prima, vedo il gruppetto davanti dove si stanno un po’ ostacolando, faccio due giri in “relax” giusto per staccarmi leggermente, al 3°giro ho un po’ di margine e inizio a spingere un pochino di più…staccate più convinte, aperture di gas un po’ anticipate, marce un po’ tirate…peccato per il blipper che non ne vuole sapere di funzionare, ma mi diverto, la moto è una goduria, e stacco un 2.17.37 in tutta sicurezza, senza forzare o rischiare nulla. Un margine ENORME.
Mi faccio sotto al gruppo, capisco che non posso migliorare il crono, l’obiettivo è ampiamente centrato e decido di uscire. Moto sana, mamma sana. Perfetto!
Ed ecco le mie personali considerazioni sulla domanda iniziale… è veramente così facile per chi ha un 1000?
Bhe…la risposta è SI.
Si perché basta una manata di gas, e ti scrolli di dosso chi ha un motore inferiore.
Si perché basta avere un minimo di gestione del gas e dei pesi (e una moto ad hoc) che i tempi vengono fuori quasi da soli.
Si perché per fare 17 con un 600 avrei dovuto faticare ben più di così.
Si perché 2.17 a Brno sarebbe un 2.07 al Mugello, che un minimo di “quel che si chiama” ce lo devi mettere col 600…e non è che mi viene fuori così tanto facile!
Si…ma NO.
Perché ok girare in 2.17 “in scioltezza e con un margine enorme”, ma ammettiamolo, non è tutto sto granchè di tempo, e appena si vuole spingere, e quindi abbassare i tempi, non è proprio così facile.
Una frenata più decisa? Tutta quella velocità guadagnata facilmente in rettilineo, la devi fermare TU, con tutti i kg che si porta dietro.
Un apertura di gas come si deve? Spingi sulle pedane, non attaccarti ai manubri, gestisci un eventuale (quasi automatica) impennata.
Tutto ciò per dire che il 1000 ti permette di arrivare a certi tempi in maniera MOLTO più semplice rispetto ad un 600, ma per andare forte, o veramente forte, il discorso cambia e NO, non è per niente semplice e NO, non sono buoni tutti!
Passare al 1000? Mmmmhhh….NO.
Questione di fatica, soldi, ecc…, ma anche semplicemente perché il gusto, il divertimento, e la soddisfazione di fare certi tempi col 600 è impagabile!
E’ stata un esperienza bellissima, mi sono divertita veramente tanto, ma la mia R6 mi è comunque mancata terribilmente
Brava Mummy Rider!!
Grazie Doc! 😀