Quanto è importante il corretto approccio alle nuove esperienze?
Quanto è importante affidarsi a professionisti che ti istruiscono nel migliore dei modi alle nuove esperienze?
E infine, quanto è importante la serietà, la competenza, la professionalità, anche l’empatia che dovrebbero avere questi istruttori?
E’ semplicemente FONDAMENTALE!
Dopo il mio primo -diastroso- approccio alla pista, raccontato in questo articolo, per tanto tempo non ne volli più sapere. Continuai il mio percorso bradipo-turistico, tenendo lontani pensieri e istinti più “racing”, che ogni tanto riaffioravano nella mente, ma che respingevo fermamente, convinta che io non fossi all’altezza o non fossi in grado di condurre la moto in pista. (la parola pilotare era ormai morta e sepolta nel mio cervello).
Finchè un giorno, stiamo parlando del lontano 2007, un caro amico mi raccontò del suo corso in pista, esperienza a suo dire assolutamente positiva, che mi consigliò fermamente. Ad ogni mio categorico rifiuto, lui si intestardiva sempre più, finchè non mi “obbligò” a prenderne parte.
Mi parlò di questa scuola, la 76racing Team, attiva dal 2005 nel circuito di Ottobiano a Pavia, che con il suoi metodi che mischiavano “urla e risate” avrei raggiunto obiettivi quasi da miracolo, primo fra tutto “toccare la saponetta”.
Mah, chissà come può essere possibile che una terza persona riesca in qualche maniera a farmi cambiare stile di guida, a farmi prendere sicurezza, fluidità, anche un certo tipo di velocità, tanto da farmi grattare il ginocchio, perlopiù in 1 giorno solo! Impossibile!
Mi iscrissi al corso previsto per agosto, arrivai in circuito la mattina stessa, con la mia Hornet bianca, la mia tuta nuova fiammante, carica di emozioni, tra cui un po’ di scetticismo sui risultati che avrei potuto ottenere.
Ci incontrammo a fare il briefing iniziale in aula, Mirko, il mentore e primo istruttore della scuola, con Federica, la sua compagna che ci ha seguito per tutta la giornata occupandosi di logistica e fotografie, hanno da subito creato un clima assolutamente amichevole e rilassato, e con molta precisione ci hanno spiegato le fondamenta della guida in pista, iniziando dal punto di vista prettamente regolamentare, quindi bandiere, comportamento, precauzioni ecc.
La giornata è stata un susseguirsi di prove pratiche in pista, suddivisi per gruppetti di massimo 2-3 persone, in esclusiva per il corso, e di incontri in aula, dove, guardando anche le foto degli allievi, si approfondiva sia l’aspetto tecnico del tracciato, quindi traiettorie da seguire, ma soprattutto anche la vera e propria guida del mezzo, intesa come l’assoluta padronanza di quello che si sta facendo, con lo scopo di GUIDARE la moto, e non “ESSERE GUIDATI” da lei, quindi la corretta posizione del corpo, il trasferimento dei carichi, l’uso fondamentale dello sguardo ecc…
Mirko ha avuto la capacità di creare gruppo omogeneo e affiatato, simpatia e tranquillità erano i must della giornata…
Bhe…che dire…vuoi il clima meraviglioso che si era creato, vuoi la grandissima capacità di Mirko di trasmettere concetti e meccanismi in maniera semplice e “umile”, rispondendo anche a domande veramente basilari, che magari a volte si evitano di fare, vuoi quel susseguirsi di turni dove mettere subito in pratica i consigli appena ascoltati, vuoi il sentirlo letteralmente sbraitare da dentro il casco appena dietro di te, bhe sono riuscita a strusciare la saponetta!
Fu una sensazione a dir poco esaltante!
Immediatamente dopo quello “SGRAAATTTTT” presi quasi paura, tirando subito su il ginocchio e facendo pure un mezzo dritto dall’emozione, e soprattutto ero incredula, ma girarsi e vedere Mirko che “festeggiava” sbracciandosi con un mega pollice all’insù questa mia piccola-grande conquista, urlai per la gioia, fu un momento veramente magico!
In un solo giorno sparirono tutte le mie paure, le mie insicurezze, per lasciare spazio ad una grande consapevolezza, che si riversò sia nella mia guida della moto su strada, per cui mi sentivo molto più sicura e “con la totale situazione in mano”, ma anche dentro di me, riaccendendo quella scintilla “racing” che si era solo momentaneamente affievolita, ma non aspettava altro che un “qualcuno o qualcosa” che la nutrisse!
Sono passati 10 anni da quel corso, la 76Racing Team è una scuola ormai più che consolidata che si è anche ampiamente “allargata” operando in altri circuiti, sfornando centinaia di allievi.
Io dopo quel corso dovetti aspettare l’anno successivo per rimettere le ruote in pista, e feci tutto molto gradualmente, partecipando a turni riservati ai neofiti a Franciacorta, andando a girare in kartodromi e piste molto piccole, dove miglioravo di volta in volta, prendendo sempre più consapevolezza, presi un 636 solo pista proprio per dedicarmi solo ai cordoli, per realizzare il mio vecchio sogno.
Consigli finali per chi vuole avvicinarsi alla guida in pista:
- Affidatevi ad un corso! Non è inutile, tutt’altro, vi darà delle ottime e corrette basi su cui costruirvi il vostro stile e il vostro percorso tra i cordoli. Ma soprattutto vi darà delle informazioni riguardo il comportamento da tenere in pista, le regole a cui attenersi, per diventare CONSAPEVOLI di quello che si sta facendo.
- Scegliete un corso adeguato al vostro livello. Sarà più semplice anche per l’istruttore capirvi e aiutarvi a migliorare. In poche parole: non barate!
- Non affidatevi ai “grandi nomi” se non sono bravi ad insegnare! Un pilota veloce, non è detto che sia un buon istruttore! Il feeling e l’empatia che si crea tra istruttore e allievo è uno degli ingredienti fondamentali per la buona riuscita di un corso. Ci sono fantastici istruttori che magari non hanno mai partecipato ad una gara o stracciato nessun record: chissene!
- Spendete il GIUSTO. Ricordate che state facendo un investimento su voi stessi, non sono soldi con cui “eh ma tanto con questi ci farei 3 uscite”. Meglio una giornata formativa che 3 uscite a caso.
- Soprattutto per i neofiti o per chi non ha mai provato la pista: iniziate da piste piccole o medio/piccole. E’ molto più facile sentirsi a proprio agio, essere meglio seguiti, fare grandi progressi, rimanere su costi contenuti, e magari avere pure il circuito in esclusiva solo per i corsisti!
- Scegliete corsi che creano gruppi di allievi con un massimo di 2-3 persone, assicurandovi di avere lo stesso livello di capacità di guida. Nel caso vi sentiste inappropriati, chiedete il cambio di gruppo!
Prima…
…e dopo!