Questo è il primo dei #tbt che proporrò nel blog…l’intento è di ricordare e rivivere emozioni passate, che anche a distanza di anni mi fanno sorridere piacevolmente.
Vi voglio raccontare la mia prima gara ufficiale, ormai 6 anni fa, quando partecipai al Trofeo Femminile FMI.
REPORT prima gara trofeo femminile FMI – 3 aprile 2011 – Vallelunga
Eccomi qui! Pronta finalmente a reportare il mio primo we di gara che tanto ho aspettato…
Devo dire che le settimane prima sono state letteralmente di FUOCO! Per me ma soprattutto per il mio angelo custode Jonny
Io nella parte organizzativa, lui in quella più manuale, ogni giorno ce n’era una da fare, la preparazione di TUTTO a ripensarci è stata la parte più difficile della gara!
Prepara la moto, porta le carene a verniciare, impara a memoria il regolamento, recupera pezzi, su e giù ovunque, cerca informazioni, prepara la centralina, mettila al banco, rendila perfetta per le verifiche tecniche…Jonny è stato semplicemente UNICO!
Venerdì arriviamo lunghissimi a fare le ultime cose, carichiamo il furgone prestato da Michele del Burnout Cantù (quanto ho da ringraziarti che ho perso il conto? ) e partiamo da Monza in direzione Roma alle 10 di sera io Jonny e Nadia, l’altra pilotina compagna di avventure dell’AJR team . Cex, altro componente ufficiale del team e preziosissimo quanto inimitabile aiutante ci avrebbe raggiunto il sabato mattina.
Guido io tutta la notte, cantando ridendo e capendo già lo spirito di questo team arriviamo sfiniti alle 4 all’uscita dell’autostrada, il navighello della Nadia ci fa fare una mulattiera in mezzo ai monti…io prendo e comincio a salire, quando vedo attaccati al furgone dei fari, dopo un primo pensiero “oddio ci vogliono rapinare”, si accendono i lampeggianti blu.
Dove andate, perché siete qui, cosa portate dietro, documenti, dove dormite, perché le moto, perché le gomme, perché le brande, perché la benzina, mille domande e mille controlli, figure assurde con Nadia (dovete capire che ha un tono di voce perennemente alle stelle, anche alle 4 di mattina dopo 6 ore di furgone, cheJonny adora ) il tipo dell’appartamento (prenotato da Nadia, in mezzo ai monti, a “solo” 50 km di curve dall’autodromo, ha promesso che non farà più NULLA per le prossime gare ghghghgh!) che ci aspetta in piedi, finalmente alle 5 siamo sotto le coperte, dove ci siamo rimasti “ben” 2 ore, dato che alle 7 sveglia in direzione autodromo.
Il venerdì avevamo 4 turni di prove libere, il primo alle 12. Arrivati nel paddok, dove per fortuna troviamo un buco nel paddock “sotto” (purtroppo per noi vicino alle 125 ) , scopriamo che prima delle libere ci devono fare le verifiche tecniche alle moto, che sono ancora semi smontate e non ancora a regolamento.
Cambiamo i turni, il primo alle 15.20.
Prepariamo un ospitality da PAURA, gazebo 6×3, zona officina con i bambinoni della Beta, moto su tappeti in finto prato (ovviamente una zebra e una vacca dove potevano stare? ) zona relax con tappeti e sedie sdraio, banner, sponsor, bellissimo!
Prepariamo le moto, passiamo le verifiche tecniche con tanto di complimenti per la mia moto da parte del commissario, ma già sapevo che Jonny aveva fatto un lavoro ECCELLENTE (mi ha detto che NESSUNO aveva risolto il problema dello sterzo che toccava le carene, il buon Jonny claro che si )
Alle 15 inizio a prepararmi, entro senza Nadia perché c’è stato un problema con la prenotazione dei turni, e l’ansia inizia a salire inesorabilmente…
Prima volta in un we di gare, prima volta a Vallelunga, pista mai vista e per nulla semplice, mi devo buttare in mezzo a 50 piloti navigati a cercare di capire almeno il senso di come gira sta pista!!
Avevo il cuore a mille, la tuta si muoveva d sola, agitatissima entro in pit line….dentro!
Faccio il turno praticamente alla cieca e in apnea, non avevo idea di dove fossi, cosa dover fare, usavo il cambio rovesciato come uno normale, le saponette intonse, vengo sverniciata in ogni dove. Mamma mia!
La pista è fantastica, tanto bella quanto difficile però, ha dei curvoni da 5° piena e dei tornantini da 1°, qui i rapporti devono essere corretti sennò sono guai!
Esco con l’aria tramortita, ma sicuramente il battesimo è andato, sono più tranquilla.
Nei 2 turni successivi inizio a capirci sempre qualcosina in più, abbasso sempre di più il mio tempo fino ai 2.03. dai…non mi posso lamentare, contando le 2 ore di sonno alle spalle!
Il sabato qualifiche ore 8.30, MAI entrata in pista così presto in vita mia.
Si entra quasi battendo i denti, la pista è buona, uso questo turno per vedere un po’ dove mettono le ruote le altre, dato che il giorno prima con tutti quei pilotoni è stato praticamente impossibile!
Intanto arriva Cex, che non so quanto ringraziare per tutto quello che ha fatto per noi, Jonny non poteva desiderare aiutante migliore! Sei UNICO!
Briefing pre-gara alle 11.00, dove ci spiegano come comportarsi e come funziona la gara.
Seconde prove di qualifica alle 14.30, passo la mattina a chiacchierare un po’ con alcune pilote che già conoscevo, e con amici che sono giù a gareggiare pure loro.
Entro decisa a toccare i 2 minuti, so che ci sono dentro 20 ragazze che vanno veramente forte, voglio solo fare una figura DECENTE.
Finisce il turno, provo la partenza 1 volta ma nemmeno tanto convinta…vabbè ci penserò domani!
Mi qualifico con 2.00.50, ultima fila, 18°, con a fianco Nadia, Ilaria e Vittoria. Purtroppo le altre 2 esordienti Katia e Laura non riescono a qualificarsi, le prime sono andate molto forte!
Il pomeriggio trascorre chiacchierando di qua e di là, conoscendo tanta bella gente, parlando e confrontandoci con professionisti delle gare come Moreno e Manuel, preziosissimi con i loro consigli, e con Alessandro, che ci ha fatto un briefing sulla pista da manuale, grazie infinite!!! Lui e la Fra sono due persone squisite!
Festeggiamo la pole della grandissima Letizia Marchetti con un aperitivo, cena con le nonnine Cinzia Nuti e Vittoria Rampolla, quattro chiacchiere con Alessia Falzoni e poi tutti a dormire. La gara è ad un orario perfetto, 11.30 in griglia, si parte alle 12.
La mattina dopo sveglia con calma, dormire dentro il gazebo con le brandine ikea è stata un ottima idea! Nadia ha la malsana idea di andare a vedere una partenza, per capire come si comporta il semaforo…non l’avessi mai fatto! Da calma qual ero, mi sale un ansia e un agitazione unica, al rombo dei motori mi si forma un groppone alla gola, oddio ma ci sarò io tra 2 ore là sotto!!!
Vabbè…andiamo in bagno và…che solo così si scarica la tensione! Ghghghgh!
In bagno trovo Manuela La Licata e Letizia Marchetti, che mi incoraggiano e condividono con me la tensione, è bello pensare che pure loro dopo anni di gare son messe come me alla mia prima esperienza!
Ci vestiamo, cominciamo a fare un po’ di stretching, sono agitata ma non più di tanto, la sto prendendo bene, non vedo l’ora di entrare…
Purtroppo la gara prima della nostra (amatori 1000 pro) ritarda tantissimo tutta la giornata, dovendo rifare ben 3 partenze.
Alla fine entriamo in pit lane verso le 12.30, ovviamente non prima di aver ballato il nostro inno del team, che caso ha voluto passasse alla radio proprio mentre stavamo per accendere le moto….RAP FUTURISTICOOO!!! Ahahahhah!
Entriamo nella corsia dei box, io Nadia e Cinzia siamo tra le prime, quattro battute prima di entrare, bandiera verde.
ORA si inizia.
E io entro in un limbo…mi sembra un turno della domenica, sono veramente tranquilla, faccio dei bei respiri, ascolto i consigli di Jo, mi guardo in giro se ci sono ostacoli in pista tipo filler dalla gara precedente, la pista è perfetta, il tempo è perfetto, è tutto perfetto.
Mi infilo nella mia casella, dove lo sguardo di Jo mi rassicura ancora di più. Lui e Davide Pasina mi mettono i cavalletti e le termo, bevo qualcosina, un saluto alla Ilaria e alla Nadia e i 15 minuti passano in un baleno. Ci siamo.
Alla verde, giro di allineamento, dove “provo” la partenza come consigliatomi.
Inizia il giro, guardo le altre, mi concentro, non penso più a nulla.
Mi risistemo in griglia di partenza, uno sguardo a Jo, è lui che non voglio deludere, occhi fissi sul semaforo…..luci rosse…..si spengono….VIAAAA!!!
Parto benissimo, sento l’anteriore che si alza dolcemente ma doso bene la frizione, supero la mia fila e quella di fronte, schizzo verso il curvone, dove però tra l’ammasso di moto e il rumore, mi distraggo, mollo un po’ e mi allineo dietro alle altre, via verso le cimini, anche qui c’è un po’ di rallentamento, le moto man mano iniziano a prendersi metri le une dalle altre, faccio bene il mio primo giro, non voglio perdere il contatto con le altre, passo il traguardo che nemmeno me ne accorgo, e via, un altro giro.
Faccio tutta la gara con un buon passo, ho la Cinzia davanti che non voglio mollare, penso solo a non perdere metri, vedo tutto il gruppetto delle centrali per ¾ di gara, la moto va benissimo, sento che forse sto piegando troppo, alla soratto la frizione antisaltellamento fa sentire la sua mancanza, ma io continuo, vado sotto più volte a cinzia ma non ho quel “che” da superarla con convinzione.
Ed ecco l’errore della gara…non ho idea di quanti giri mancano, al tornantino con la coda dell’occhio vedo che non ho nessuna dietro, mi dico che non voglio rischiare di cadere, la mia posizione attuale va più che bene, ed ecco che mi “rilasso”. L’ottavo giro scendo di 2 secondi dal mio passo, al nono di ben 5…pazzesco!
Nel mentre, le altre due che avevo dietro si avvicinano sempre di più, e giustamente accresce in loro la voglia di prendermi, cosa che fanno a poche curve dalla fine.
Quando vedo la bandiera gialla e rossa rallento, quando all’ultima curva vedo la blu, rallento ancora di più.
Letizia mi doppia alla Roma, passo il traguardo con 2 bandiere a scacchi e un blu che manco il Palio di Siena!
Il giro finale lo faccio piangendo, la tensione e il nervoso erano altissime, ero emozionata per aver finito la mia prima gara, ma incazzata nera con me stessa per avermi fatto superare a così poco dalla fine.
I commissari si avvicinano alla striscia di asfalto da dietro le protezioni applaudendo e salutando, è un emozione IMMENSA!
Ringrazio commossa, esco appoggio la moto al parco chiuso e me ne torno nel gazebo.
Ho tuttora un nervoso che non potete capire, se ci penso mi odio da sola, era tutto perfetto, potevo fare un bel piazzamento, potevo perfino prendere un punticino, che per me era oro!
Invece ho fatto un grandissimo errore, quello di accontentarmi. Una gara finisce solo con la bandiera a scacchi, bisogna dare il massimo dall’inizio alla fine!
L’ho imparata bene questa lezione, forse era destino che andasse così, per farmi riflettere e crescere in vista del futuro.
Alla fine sono arrivata ultima si, ma con un bagaglio di esperienza enorme, e con un best che ha superato la mia aspettativa, 1.57.4, con un passo del 57 alto, del tutto migliorabile dato che non ho mai preso rischi durante la gara e non mi sono stancata fisicamente.
Non vedo l’ora che arrivi la prossima gara, anche se vorrei fosse già questo we!
Un grazie ENORME in primis al’ommo mio, come detto il meccanico-manager-supporto psicologico-consigliere-compagno di vita migliore che potevo sperare, come farei senza di te?
Un grazie a Nadia, che ancora devo capire come abbia fatto a sopravvivere per 30 anni , a Cex numero 1, a Davide Pasina per esser stato lì con noi in pit line e per la palpatina portafortuna pre-gara , ad Alessandro Vaghi, Francesca Favorini, Manuel Persiani e Moreno Antonioli per i preziosi consigli, al maestro Marco Pagani per il continuo supporto telefonico, a tutti i miei amici che mi sono stati vicino col pensiero, scrivendomi e telefonandomi, all’Ilaria per il suo umore sempre alle stelle, a Sebastiano Zerbo per il suo balletto, è fuori di testa e mi ha fatto morire dal ridere , a Valeria Calamida per il supporto e a Annalisa per l’enorme simpatia, sei troppo forte!
Un salutone a tutte le ragazze del trofeo!
Alla prossima!!!
Letto tutto!!!!
..e sai che detto da me… ?
:*